Vini da Scoprire e #vini #Naturali per #bere #consapevole

Nei giorni scorsi capita di incontrare un amico, Giampaolo Gravina a Teano per la presentazione del suo libro e condividere una degustazione speciale si direbbe di tendenza: Vini naturali, in particolare con sette aziende di Cerasuolo d’Abruzzo, al Bistrot di Teano di Mario Basco e la moglie enologa Diana Iannaccone.

Ma, insieme al Bistrot, la loro piccola azienda “I Cacciagalli” dove hanno capovolto in poco tempo la loro filosofia produttiva convertita al biodinamico, iniziando un nuovo viaggio al “naturale” e vinificando in anfora parte dei loro vini a base di Aglianico, Falanghina, Piedirosso. Non solo anfore, tra le otto etichette anche prodotti vinificati in legno e acciaio.
Non una degustazione tradizionale ma un discorrere del Cerasuolo abruzzese, per conoscere le tendenze e sviluppi del vino “Naturale” come cultura della campagna, della vigna, una filosofia per scartare dai vecchi e tradizionali concetti enologici. Una scelta che riflette anche una nuova strategia di mercato, per proporre vini che vivono una loro vita temporale diversa ma che affascinano per l’idea che gli stessi titolari e vignaioli riflettono verso i propri clienti. Sensibilità imprenditoriali ed umane che tendono ad affermare il valore economico e ambientale di produrre vino per “bere consapevole”. I vini a tavola: Ausonia, Apollo 2016; De Fermo, Le Cince 2016; Feudo D’Ugni, Lusignolo 2014; Cirelli, cerasuolo 2016; Praesidium, cerasuolo superiore 2016; Emiddio Pepe, cerasuolo 2015 e Ludovico Suffonte, cerasuolo 2015. Piacevolezza e facilità del bere a conferma di un lavoro importante fatto in vigna, delicati a armoniosi e soprattutto la loro leggerezza li rendono molto interessanti con gli abbinamenti.

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