La vite, il vino ed il cibo intrecciati al cammino dell’uomo da circa 8 mila anni, tracce che ci hanno portato dalla Georgia alla Campania a Pompei la più grande “urbe romana” in Campania che fece del vino un mercato in grado di legare il Medio Oriente attraversando il mediterraneo (Siria, Armenia, Georgia, Libano, Israele, Cipro, Grecia, Turchia), all’Europa.
La prima edizione ha regalato una emozione unica, lo scenario del “Quadriportico dei Teatri, nel Parco Archeologico di Pompei”, intriso di storia, di cultura e di conoscenze antiche, ha voluto collocare il vino all’interno di un percorso ideale storico-archeologico e scientifico che potesse contribuire a svelare le radici antiche della vite e della sua coltivazione.
La presenza di autorevoli studiosi anche in questa edizione, dopo la scorsa edizione con Luigi Moio presidente Oiv, Attilio Scienza agronomo professore universitario, David Lordkipanidze direttore del Museo Nazionale a Tbilisi, David Mugharadze della Georgian Wine Association, il direttore di Vivai Cooperativi Rauscedo Eugenio, questo anno avremo di nuovo Alex Giordano Docente Facoltà di Agraria Federico II, il docente Ais Guido Invernizzi e lo storico cuoco della cucina napoletana Antonio Tubelli, ma ci sarà anche Salvatore Salvo e Antonio della Volpe, la pasticceria di Raffaele Caldarelli, Licia Granello, e Fausto Arrighi.
Dalle ore 17.00 alle 23.00, nel nuovo scenario del Porticus della Palestra Grande nel Parco Archeologico di Pompei, partner dell’evento, si potranno degustare vini con interpretazioni gastronomiche di pizza e alcune interpretazioni gastronomiche legate alla cucina mediterranea. Per la parte scientifica avremo un focus sull’olio extravergine di oliva arriverà da Atene Kostas Liris esperto e consulente internazionale ed il professore Vittorio Novello Vicepresidente della Commissione Viticoltura dell’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) Vice-President of OIV Viticulture Commission (International Organization of Vine and Wine) Presidente del Consorzio EMaVE (European Master of Viticulture and Enology) President of the EMaVE (European Master of Viticulture and Enology) consortium.
Saranno circa 60 i banchi di assaggio, 45 aziende e alcuni consorzi di tutela hanno raccolto l’invito e presenteranno i loro prodotti immergendosi nell’incanto di un luogo senza tempo, Pompei, una magia che rimanda alla cultura antica di oltre duemila anni, dentro cui il vino assumeva una carica simbolica straordinaria di forte impatto culturale, di valore economico e sociale.
Quest’anno la seconda edizione con alcune novità come la selezione di operatori del settore, della ristorazione, enoteche e wine bar perché vogliamo offrire alle aziende opportunità per il loro business. Ci saranno nuove tematiche con esperti e studiosi del mondo del vino, in particolare del cambiamento climatico e della sostenibilità del suolo e della cantina. Ci saranno aziende della Campania, Lazio, Puglia, Piemonte, Valle d’Aosta, Friuli, Armenia, Georgia, Moldavia.
L’evento ideato e curato da Dante Stefano Del Vecchio, in partnership con Il Parco Archeologico di Pompei si inserisce nel contesto della Grande Azienda Agricola di Pompei, un progetto che il direttore Gabriel Zurchtriegel ha avviato negli ultimi anni, una visione nuova del sito Unesco dove si stanno recuperando le specie arboree preesistenti all’eruzione del 79 d.c. tipiche dell’orto vesuviano: melograno, albicocche, viti, olivo, melo.
Non solo una immagine sfocata dell’antichità legata al cibo e al vino ma anche voler far rivivere la cultura agricola del tempo, coltivare produrre ed esporre fino alle degustazioni dei prodotti stessi. Il Parco Archeologico di Pompei è uno scrigno di valore per conoscere l’agricoltura di un tempo e cogliere tutte le sfumature delle tecniche e delle lavorazioni di un tempo.
Un patrimonio di bellezza reso disponibile per le aziende, per la loro comunicazione e poter sviluppare la propria immagine nel mondo, ma anche contatti utili allo sviluppo vendite, aspetto che sarà incrementato di anno in anno.
Noi crediamo sia possibile anche grazie a tutti coloro che hanno aderito e sostenuto questa straordinaria avventura. Strategica la partnership con Ais Campania a partire dal presidente Tommaso Luongo, la loro professionalità e competenza per il vino aggiunge valore e conoscenza, cultura e passione perché il vino è, e diventi sempre di più, un potente veicolo di comunicazione ed emozioni. In questa edizione il vino incontra il cibo, per offrire spunti e commenti sulle infinite possibilità di abbinamenti, nella tradizione e cultura alimentare del bere consapevole. Il “Porticus Palestra Grande”, affiancato all’anfiteatro, sarà il nuovo scenario che ospiterà l’evento nelle due giornate del 23 e 24 giugno vicino alle vecchie vigne presenti nel Parco Archeologico di Pompei.
Due giornate con le interpretazioni gastronomiche di
Gino Sorbillo, Interpretazioni di Pizza con Alessandro Lo Stocco
Salvatore Salvo con le sue “degustEmozioni di Pizza&Ferrari”
Antonio Della Volpe, Pizzeria La Vita è Bella, “Pizza&Asprino per un territorio Doc”.
Antonio Tubelli, il decano della cucina napoletana ripercorre l’antichità e la tradizione.
“Dolci Note” della pasticceria di Raffaele Caldarelli
“Un Lapillo delle Lapillerie” dello chef Vincenzo Del Sorbo, ristorante “Pompeo Magno”
Degustazioni gastronomiche a cura dell’Istituto Alberghiero “G. Marconi” di Vairano Scalo
Un viaggio nelle antiche terre della vitae e del vino con la master class.
Master Class e Degustazioni con Guido Invernizzi e AIS Campania dedicate a:
Moldavia, i vini dell’impero
Grecia e Cipro, i vini della magna Grecia
Georgia, alle origini del vino
Armenia, alle origini del vino
Asprinio d’Aversa, affinamento in grotta e affinamento underwater Baia di Bacoli anteprima.
Wine&Spirits, tendenze
I vini del Cilento e Costa Amalfitana
Il Falerno, il mito dell’antichità del vino