Giornate dedicate ai vini, al territorio e alle giovani imprese vitivinicole: un progetto di vino riguarda intere generazioni, terra di lavoro, pur avendo antichissime radici, esprime una giovane vitivinicoltura che cresce e mostra una forte vivacità guardando al futuro. la strada è quella giusta e anche tanto attesa, è quanto possiamo constatare al termine di questi primi tre incontri territoriali voluti dal neo presidente Cesare Avenia e da Felicia Brini. L’Enoteca prende la sua forma e soprattutto la sua vocazione ad ospitare i protagonisti del mondo della vitivinicoltura casertana, luogo di confronto, di degustazioni e di approfondimenti sulla economia agricola,
in particolare del vino. 50 vini in degustazione proposti alla commissione per un tasting su alcuni dei vitigni di terra di lavoro: Asprinio di Aversa, Casavecchia, Pallagrello Bianco e Nero. Vitigni autoctoni, vini biologici, vinificazioni in anfora caratterizzano la vivacità delle aziende che sperimentano ma soprattutto continuano sempre più ad identificare il vino con il proprio territorio come ben si nota nell’Asprinio, sia nelle bollicine sia nelle versione fermo e anche nel Casavecchia, ultima doc casertana e campana. Mentre per il Pallagrello le interpretazioni diverse tra loro, obbligano a cercare con maggiore difficoltà i caratteri identitari di questo vino “borbonico”. Rossi che hanno “materia” viva e struttura che fa pensare ad un buon lavoro in vigna.