Via dei Tribunali 32, Gino Sorbillo celebra la nomination della Pizza Patrimonio dell’Umanità!
La Pizza di Napoli verso il riconoscimento da parte dell’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Il buonissimo pasto amato in tutto il mondo, popolare ed economico, oggi afferma la sua indiscutibile universalità e soprattutto la sua modernità! Si perché la pizza è moderna in quanto è realizzata con materie prime semplici e antichissimi, un pasto completo e veloce da consumare sia in pizzeria, al ristorante ma soprattutto in strada.
Dopo anni di ritardo finalmente l’elefantiaca macchina amministrativa e burocratica partorisce questa straordinaria proposta accolta dalla Commissione Unesco per un riconoscimento che appare quasi scontato, almeno lo auspichiamo. Ma come fa capire tra le righe Gino Sorbillo, forse anche il nome Pizza si sarebbe dovuto opportunamente tutelare con una registrazione per limitarne l’uso e soprattutto l’abuso.
La pizza è un prodotto globale e per questo vanno perseguite tutte le forme di tutela giuridica in ragione della solita e consueta aggressione dei grandi gruppi internazionali che operano nel mondo del food e della ristorazione, impegnati in una costante pressione nei confronti dell’Ue per l’eliminazione delle denominazioni di tutela e garanzia. Lobby più o meno striscianti che esercitano silenziosamente la loro azione di indebolimento della qualità che certifica la provenienza la tipicità ed in particolare soffrono la “unicità” del prodotto, ovvero la sua non riproducibilità in altri contesti! Pizza e Pizzaioli, l’arte della pizza e della sua preparazione e cottura ha raggiunto importanti livelli di professionalità e competenze frutto di attente ricerche sia per il mercato delle farine che per la costruzione di forni.
Arte della pizza come Scuola di Formazione, a partire dagli anni 80′ a Napoli ed in Campania le pizzerie erano e sono meta di migliaia di giovani, soprattutto giapponesi, animati dalla passione di scoprire i segreti della pizza e della sua preparazione. Napoli ha scolarizzato i pizzaioli di mezzo mondo, e per questo non possiamo che auspicare una scuola della manifattura della pizza.
Gino Sorbillo commenta e celebra la nomination della pizza Patrimonio UNESCO!
Pubblicato da Dante Stefano del Vecchio su Domenica 6 marzo 2016