Pompeii, dell’Antichità della Vitae del Vino e del Cibo, l’evento dello scorso settembre ritorna il 23 e 24 giugno 2024 a Pompeii.
La vite, il vino ed il cibo intrecciati al cammino dell’uomo da circa 8 mila anni, tracce che ci hanno portato dalla Georgia alla Campania a Pompeii la più grande “urbe romana” che fece del vino un mercato che legava il Medio Oriente attraversando il mediterraneo (Siria, Armenia, Georgia, Libano, Israele, Cipro, Grecia, Turchia), all’Europa.
La prima edizione ha regalato una emozione unica. Lo scenario del “Quadriportico dei Teatri, nel Parco Archeologico di Pompeii”, intriso di storia, di cultura e di conoscenze antiche, ha voluto collocare il vino all’interno di un percorso ideale storico-archeologico e scientifico per contribuire a svelare le radici antiche della vite e della sua coltivazione. La presenza di autorevoli studiosi come Luigi Moio presidente Oiv, Attilio Scienza agronomo professore universitario, David Lordkipanidze direttore del Museo Nazionale a Tbilisi, David Mugharadze della Georgian Wine Association, Guido Invernizzi docente Ais, Franco Pepe di Pepe in Grani, Alex Giordano della Facoltà di Agraria presso la Federico II, Antonio Tubelli storico chef napoletano, Tommaso Luongo presidente Ais Campania. Evento condiviso con circa quaranta aziende e sei Consorzi di Tutela che hanno raccolto l’invito, hanno partecipato e presentato i loro prodotti immergendoci nell’incanto di un luogo senza tempo, una magia che rimanda alla cultura antica di duemila anni, dentro cui il vino assumeva una carica simbolica straordinaria di forte valore economico e sociale.
Quest’anno la seconda edizione presenta alcune novità, come la selezione di operatori del settore, della ristorazione, enoteche e wine bar, per offrire alle aziende opportunità per la loro aziende. Ci saranno nuove tematiche con esperti e studiosi del mondo del vino, in particolare del cambiamento climatico e della sostenibilità del suolo e della cantina. La partnership con Il Parco Archeologico di Pompeii rappresenta quel giusto collegamento dell’antichità con la modernità: dai vitigni di una volta, la conservazione del vino nelle anfore interrate presenti ancora oggi alle attuali tecniche di coltivazione e vinificazione. Il Parco Archeologico è uno scrigno di valore per conoscere l’agricoltura di un tempo e cogliere tutte le sfumature delle tecniche e delle lavorazioni di un tempo. Un patrimonio di bellezza reso disponibile per le aziende, per la loro comunicazione e poter sviluppare la propria immagine nel mondo. Strategica anche la partnership con Ais Campania: la loro professionalità e competenza per il vino aggiunge valore e conoscenza, cultura e passione perché il vino diventi un potente veicolo di comunicazione ed emozioni.
In questa edizione il vino incontra il cibo, per offrire spunti e commenti sulle infinite possibilità di abbinamenti, tra tradizione e cultura alimentare del bere consapevole. Il Porticus Palestra Grande, affiancato all’anfiteatro, sarà il nuovo scenario che ospiterà l’evento nelle due giornate del 23 e 24 giugno a due passi dalle vigne presenti nel Parco Archeologico di Pompei.
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