La musica attraverso il ritmo incessante delle percussioni: Bongo Borgo a Pratella propone questa sera la sua quarta edizione. Musica dalle radici antiche, tribali, tra misticismo e ribellione le percussioni scandiscono ritmo e tempi ma soprattutto si intrecciano con le diverse culture musicali del mondo.
La musica attraverso il ritmo incessante delle percussioni: Bongo Borgo a Pratella propone questa sera la sua quarta edizione. Musica dalle radici antiche, tribali, tra misticismo e ribellione le percussioni scandiscono ritmo e tempi ma soprattutto si intrecciano con le diverse culture musicali del mondo. L’unico festival delle percussioni del sud Italia, da Pratella vuole arrivare ai tanti appassionati della musica come espressione folk e popolare, riscoprendo note musicali arcaiche nella loro sonorità ritmica. Ci saranno artisti provenienti da diversi paesi per accendere una sola magica notte!
Uno spettacolo di musica tra i vicoli suggestivi del borgo di Pratella, ma ovviamente per i visitatori ci saranno percorsi gastronomici nelle cantine che sprofondano nelle viscere del nostro borgo, “local street food” preparato a mano dalle casalinghe – contadine e cuochi del nostro paese.
Piacevole sarà anche farsi portare dal reticolo dei vicoli di Pratella nel suo Borgo Antico, impreziositi dalle mani dei nostri artisti, e poi il “mercatino locale” dove artigiani di rara abilità esporranno le loro creazioni e i loro prodotti a Km0.
Per i bambini laboratorio di percussioni, gioco e divertimento ma soprattutto liberare l’anima musicale nei ragazzi e bambini che possono partecipare attivamente al festival. Primo appuntamento, quindi, nel pomeriggio con il “Laboratorio di Percussioni con segni… porta il tuo tamburo!”, un’occasione per avvicinarsi al mondo delle percussioni guidati dal maestro Antonio Merola. Basato sul metodo dell’improvvisazione collettiva e utilizzando il linguaggio delle mani e del corpo il maestro guiderà percussionisti e amatori di ogni livello che intendono cimentarsi con un concetto di musica del tutto innovativo, originale e divertente, creando ritmi nuovi ed unici. Il ritmo del nostro festival, nello splendido paesino di Pratella, entrerà nel cuore dei visitatori anche per le passeggiate in uno straordinario paesaggio di colline attraversato dal fiume del mito: il Lete.! Nella serata, dalle ore 21 in piazza Chiesa prenderanno il via le performance dei gruppi musicali provenienti da vari angoli del mondo, iniziando con i”Little Percussion Ensemble” che eseguiranno musica di improvvisazione con piccoli strumenti a percussione, strumenti melodici ed effetti: kalimba, tamburello, mizar e Thunder. Seguiranno i “Quilombo” gruppo di percussionisti guidati dal maestro Merola, che proporranno uno spettacolo di musica di improvvisazione unico nel suo genere, spaziando dalla musica etnica italiana, a stili ritmici afro-brasiliani, africani, percussioni giapponesi, arabe e del mediterraneo. A seguire i “Destination West Africa” che riproporranno musiche e danze del Mali, della Guinea e del Burkina Faso, dove le percussioni si fondono con l’energia dei ballerini. Chiuderanno il festival i “Quebradeira Independente”, esibendosi con musica afro-brasiliana eseguita e composta esclusivamente da percussioni e tamburi tradizionali, passando dal Bajon fino ad arrivare al Samba Reggae e Samba Enredo.
Vi aspettiamo tutti questa sera 22 Luglio in Piazza Chiesa a Pratella (CE)
Contattaci per avere info sul pernotto, sulla viabilità, sui parcheggi, saremo lieti di supportarVi durante tutta la giornata della festa! Il Festival nasce da una idea dell’associazione Prometeo, un gruppo di giovani che vogliono contribuire con le proprie energie ed impegno alla valorizzazione storico culturale della loro terra attraverso contaminazioni di musica e cultura. Una collaborazione con l’amministrazione comunale per rilanciare tradizioni e cultura del territorio, alle pendici del massiccio del Matese, Pratella accoglie nella sua frescura e nel verde rilassante di boschi e ricche sorgenti di acqua ricca di minerali. Una ricchezza straordinaria fonte di benessere come testimoniano la presenza, purtroppo abbandonata, delle antiche terme che oltre un secolo fa accoglievano turisti e visitatori dalla fine dell’800.
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