Vinitaly 2017 si propone ancora più internazionale, con una piattaforma b2b che guarda sempre più al mercato, a vantaggio degli operatori, come previsto dal riallineamento programmato nel 2016 per focalizzare il business in fiera e il consumer in città, che ha fatto registrare nella scorsa edizione 130mila presenze, delle quali 49mila estere tra cui 28mila buyer specializzati da 140 nazioni.
Vinitaly 2017 si propone ancora più internazionale, con una piattaforma b2b che guarda sempre più al mercato, a vantaggio degli operatori, come previsto dal riallineamento programmato nel 2016 per focalizzare il business in fiera e il consumer in città, che ha fatto registrare nella scorsa edizione 130mila presenze, delle quali 49mila estere tra cui 28mila buyer specializzati da 140 nazioni. Sono 5mila i nuovi buyer registrati con il servizio free badge per l’edizione 2017, provenienti in particolare da USA (da una ventina di Stati della confederazione), Cina, Hong Kong, Australia, Canada, Francia, Danimarca, Belgio, Germania, Giappone, Svizzera, Norvegia, Svezia e Russia. Tra questi in aumento gli arrivi previsti anche da Taiwan e Brasile e, nonostante l’imminente Brexit, il Regno Unito aggiunge all’elenco 400 nuovi operatori del trade. Inoltre, sono 5mila gli incontri b2b fissati nelle agende degli operatori esteri selezionati dalle attività di incoming congiunte che vedono collaborare la rete di delegati di Veronafiere e l’agenzia ICE- Italian Trade Agency grazie al Piano per la promozione del Made in Italy promosso da MISE E MIPAAF. Vinitaly, anche quest’anno, rappresenta, il fulcro di un sistema di promozione e formazione continua che comprende la rete globale di Vinitaly International e della sua Academy, la guida 5StarWines The Book, l’e-commerce di Vinitaly Wine Club, OperaWine, wine2wine, il fuori salone di Vinitaly and the City. Si tratta di una community sempre più evoluta a sostegno del made in Italy del settore vitivinicolo, integrata e completata da Sol&Agrifood, rassegna sull’olio extravergine di oliva e agroalimentare di qualità, e da Enolitech, salone sulle tecnologie per il settore del vino e dell’olio. Un ecosistema complesso e articolato che a Verona trova una sintesi naturale ogni anno per più di 4.270 aziende espositrici, a cui si sommano le oltre 270 di Sol&Agrifood e le 200 di Enolitech. Con il business sempre al centro delle attività previste nei quattro giorni di fiera, nel 2017 il focus commerciale è saldamente puntato sui due grandi mercati di Stati Uniti e Cina, nazioni da cui nell’edizione 2016 si sono registrati notevoli aumenti negli arrivi dei buyer: +130% dal Paese del dragone e +25% dagli Usa. Dal punto di vista espositivo, confermate le tradizionali aree tematiche del salone: Vinitalybio, sul mondo del biologico certificato, ViViT dedicato ai vini artigianali e VinInternational, spazio che raggruppa la gran parte dei produttori esteri di Vinitaly che incrementano significativamente la loro presenza: Stati Uniti, Francia, Spagna Sudafrica, Germania, Argentina, Australia sono soltanto alcuni dei 30 Paesi di provenienza, a cui quest’anno si aggiunge il debutto assoluto di Giappone, Andorra e Kosovo. Torna anche il prestigioso programma di degustazioni della VIA-Vinitaly International Academy e della rassegna Tasting Ex…Press. Da quest’anno, inoltre, al via il progetto sperimentale di innovazione digitale e dei servizi collegati per l’internazionalizzazione delle imprese, come previsto dalle linee del nuovo piano industriale di Veronafiere. L’iniziativa, che coinvolge 3.000 buyer esteri selezionati, è finalizzata a raccogliere informazioni sugli interessi degli operatori del trade in fiera e include diversi servizi digitali per favorire il contatto diretto con gli espositori. Infine, continua lo sviluppo parallelo del fuori salone Vinitaly and the City, che l’anno scorso ha registrato 29mila presenze, pensato per separare nettamente i momenti in fiera riservati agli operatori e agli affari dalle iniziative per i wine lover. L’evento coinvolge il centro storico di Verona e, da quest’anno, anche Bardolino sul lago di Garda, aggiungendo un giorno in più di programmazione: da venerdì 7 a martedì 11 aprile. Vininternational ed espositori esteri. Diversificata la provenienza, con l’adesione di cantine da Usa, Ungheria, Polonia, Russia e, per la prima volta, da Andorra, Kosovo e dal Giappone, con cinque aziende produttrici di sake. Si consolida la collettiva della Spagna realizzata in collaborazione con Icex, mentre si confermano le presenze di produttori da Francia, Azerbaijan, Georgia, Argentina, Portogallo, Australia, Sudafrica e Crozia. Per offrire rilevanza e spazio adeguato agli espositori internazionali, Vininternational ha aumentato del 30% la superficie raggiungendo i 1.600 metri quadrati lordi e, da quest’anno, condivide un nuovo padiglione di 3.600 metri quadrati con la Toscana (pad. D). Contestualmentenumerose Il 22 e il 23 settembre si svolgono le Giornate del Vino Italiano. È l’atto di nascita ufficiale di Vinitaly La manifestazione diventa Vinitaly – Salone delle Attività Vitivinicole, una vera e propria rassegna mercantile Contestualmente, è cresciuta del 33% la superficie venduta. Nell’area tasting, numerose le degustazioni guidate organizzate dalle aziende o da istituzioni nazionali, alla scoperta di vini e distillati provenienti dai cinque continenti. Nell’elenco dei Paesi esteri di Vinitaly 2017 figurano anche le cantine della Slovenia, che per contiguità territoriale con il Friuli Venezia Giulia espongono nel padiglione 6, mentre produttori di vino biologico e di vini artigianali provenienti da Francia, Argentina, Spagna e Slovenia sono collocati nei saloni speciali Vinitalybio e Vivit nel padiglione 8. Tra gli espositori, importatori e distributori di vari Paesi, tra cui Usa, Russia e Cina. Buyer esteri. Nel 2016 sono state oltre 49mila le presenze straniere da 140 Paesi, con 28mila buyer registrati. La top ten dei Paesi di provenienza ha visto sul podio Stati Uniti (cresciuti del 25% sul 2015 con un totale di 6.250 presenze), Germania (+11%), Regno Unito (+18%), seguiti da Francia (+29%), Canada (+30%), Cina (+130%), Giappone (+21%), Paesi del Nord Europa (+8%), Paesi Bassi (+24%) e Russia (+18%). Inoltre, la tendenza a un ulteriore incremento dei trader da questi Paesi è favorita dal servizio di invio del free badge da parte di Veronafiere agli operatori esteri invitati dalle aziende. Attivato nel 2016, il servizio ha dato immediatamente ottimi riscontri. Semplicità di gestione per gli espositori e monitoraggio in tempo reale da parte di Vinitaly consentono t DA TUTTO IL MONDO PER IL BUSINESS IN FIERA Fiera sempre più specializzata nel b2b puro, Vinitaly aumenta di anno in anno l’internazionalità degli operatori con azioni mirate alla selezione e all’incoming dei trader più importanti dai Paesi più interessanti per l’export del vino. Intensa anche quest’anno l’attività svolta direttamente da Veronafiere in particolare nei Paesi maggiormente richiesti dalle aziende espositrici: Germania, Gran Bretagna, Usa, Canada, Svizzera, Russia, Danimarca, Austria, Francia, Belgio, Cina, Giappone, Taiwan, Spagna, Croazia, Kosovo, Slovenia, Bosnia, Montenegro, Slovacchia, Grecia, Ungheria, Turchia, Sud Africa, Mozambico, Sud America, Singapore, Malesia, Tailandia, Filippine, Uzbekistan, Kazakistan, Israele, India, Iran. La selezione viene fatta valutando assieme ai delegati di Veronafiere nei vari Paesi le caratteristiche del buyer sulla base delle richieste degli espositori o sulla base degli interessi manifestati dall’operatore per particolari tipologie di vino o territori di origine. Uno specifico incoming viene realizzato nell’ambito del Progetto Federbio, realizzato in collaborazione con Veronafiere, con la selezione di operatori da Germania e Belgio, mercati di punta per il vino biologico italiano. Proseguendo le attività previste nell’ambito del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy del Ministero per lo Sviluppo economico e del Ministero delle Politiche agricole, che ha individuato Vinitaly quale piattaforma per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, anche quest’anno ICE-Agenzia, in collaborazione con Veronafiere, attiva l’incoming di operatori da: Usa, Cina, Hong Kong, Russia, Canada, Austria, Uk, Messico, Korea, Giappone, Sud Africa, Colombia, Vietnam, Kazakistan, Serbia, Turchia, Belgio, Australia, Francia, Germania, Svizzera, Svezia, Repubblica Ceca, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Paesi ex Repubbliche Sovietiche. 1982 1984 1987 All’interno di Vinitaly nasce il primo Salone dell’Oliva, che nel 1998 diventa Sol consentono di selezionare la qualità degli operatori e di cogliere in anticipo la tendenza di afflusso verso la fiera. Cinquemila quest’anno i buyer segnalati dagli espositori per l’invio del free badge. I Paesi di provenienza sono principalmente: Usa, Cina e Hong Kong, Australia, Canada, Francia, Danimarca, Belgio, Germania, Giappone, Svizzera, Norvegia, Svezia, Russia; grande l’affluenza da Taiwan, oltre che da Brasile, Ungheria, Albania, e a dispetto della Brexit, sono circa 400 quelli dal Regno Unito. Incoming e incontri b2b. Sono circa 5.000 i contatti già organizzati per la 51ª edizione del salone dei vini e dei distillati con gli operatori esteri specializzati selezionati attraverso l’incoming attivato per Vinitaly. Oltre 2mila sono gli incontri b2b organizzati da Vinitaly tra le aziende espositrici e i buyer dell’incoming realizzato direttamente da Veronafiere; dei quali 550 nell’ambito dell’iniziativa Taste&Buy. A questi si aggiungono altri 3mila contatti realizzati con i tasting dei Consorzi di tutela nella nuova ICE Lounge, a cui partecipano le delegazioni selezionate da ICE-Agenzia in collaborazione con Veronafiere grazie ai fondi del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy dei Ministeri per lo Sviluppo economico e delle Politiche agricole. Vinitaly offre agli espositori molte occasioni di farsi conoscere dai buyer esteri al di fuori dei singoli stand. Tra queste l’Enoteca dell’International Buyers’ Lounge, che propone la degustazione libera delle etichette selezionate per i mercati internazionali dalle aziende espositrici. Per i vini biologici certificati nel padiglione 8 all’Enoteca di Vinitalybio sono disponibili tutte le etichette certificate presenti in fiera. Le grandi degustazioni con gli Executive Wine Seminar della Vinitaly International Academy – VIA. I grand tasting rendono ogni edizione di Vinitaly un’annata unica e irripetibile. Il 2017 sarà certamente ricordato per la verticale dal titolo “Indietro nel tempo con il Sassicaia: less is more, ovvero le annate dimenticate”, per scoprire l’espressione unica e magnifica di questa icona dell’enologia mondiale in annate a torto considerate difficili: 1992, 1994, 2002, 2005, 2007, 2008, 2010, 2014. A guidare questa degustazione-evento, a ingresso riservato, sono Priscilla Incisa della Rocchetta, Carlo Paoli e Ian D’Agata. Originali e prestigiosi pure gli altri appuntamenti della Vinitaly International Academy, a cominciare dalla nuova grande frontiera “british” delle bollicine con la degustazione di otto grandi Metodo Classico provenienti dall’Inghilterra, guidata da Steven Spurrier e Ian D’Agata. Otto anche le etichette di “Barolo & Barbaresco: a study in history and terroir”, con la presentazione del nuovo libro di Ian D’Agata, Lingzi He e Michele Longo. Protagoniste otto annate nella verticale dal titolo “Un viaggio lungo 21 anni in compagnia del Riesling dell’Heiligenstein austriaco e del Weingut Brundlmayer”, alla scoperta del mitico vino bianco di una delle più prestigiose cantine austriache sotto la guida di Andreas Wickhoff MW e Ian D’Agata. L’anteprima dell’annata 2016 di Kerner, Sylvaner, Pinot Bianco è il filo conduttore di “Eisackthalwein – dalla montagna al calice: i grandi vini bianchi della Valle Isarco”, mentre dieci giovani produttori spiccano il volo e presentano la loro declinazione di uno dei migliori vini rossi italiani nella degustazione “Una nuova generazione dell’Aglianico del Vulture si affaccia al comando”. Infine, in Cina con i migliori vini di Ningxia, la cosiddetta Bordeaux cinese.