Cambia la geografia del vino negli ultimi 10 anni secondo Nomisma che traccia un bilancio molto interessante per il vino italiano. Al Vinitaly 2018, che apre domenica 15 la sua 52esima edizione, il clima è di grande ottimismo per la crescita costante dell’export. Su tutto le bollicine italiane che dal 2007 al 2017 hanno registrato una crescita del 240% (a fronte di una media mondiale del +50%), soprattutto per la qualità dell’offerta che le innovate aziende italiane portano sui mercati internazionali. Buone anche per il consumo, mentre è diminuito in Europa, cresce nel nord America e in Asia. Anche la Campania conferma il buon momento con una crescita nel 2017 rispetto all’anno precedente del 16% per un valore complessivo di 56 milioni. Al Vinitaly di domenica prossima, presso il padiglione Campania, ci saranno 182 aziende, con la parte più consistente di Avellino con 71 aziende, Benevento 36, Caserta 29, Napoli 26 e Salerno 20. Numerose le degustazioni in particolare la Camera di Commercio di Napoli terrà tre degustazioni dedicati ai territori vulcanici con i vitigni Piedirosso, Falanghina e Caprettone, in collaborazione con i Consorzi del Vesuvio e dei Campi Flegrei Ischia e Capri. Le degustazioni saranno a cura di Dante Stefano Del Vecchio, Helmuth Koecher e Guido Invernizzi e Luciano Ferraro del Corriere della Sera che chiuderà la giornata con una degustazione curata con Camera di Commercio di Caserta, dedicata al Falerno e al
l’Aglianico di Roccamonfina. Programma: lunedì 16 ore 14-15 sala “nero a metà” – Il Piedirosso del Vesuvio e Campi Flegrei Ischia e Capri (CCIAA Napoli); martedì ore 15-16 sala “terra mia” – Bianchi del Vesuvio Campi Flegrei Ischia e Capri, Falanghina (CCIAA napoli); martedì ore 16-17 sala terra mia – Bianchi del Vesuvio: Caprettone (CCIAA Napoli); Infine
martedì ore 17-18 sala “terra mia” – Il falerno (CCIAA Caserta).