Vino, Riforma Pac spostata al 2022, crisi: fondo Ue di 400 milioni per il 2020.

La Commissione Agricolture Ue approva lo slittamento della riforma della Pac al 2022, un primo testo in approvazione per il 30 giugno sarà il punto di partenza per i vari negoziati che saranno condotti. Prevista la proroga dei fondi europei senza il taglio del 4% dei pagamenti diretti e sullo sviluppo rurale, per un totale di 370 milioni di euro annui, cui si aggiunge il fondo anticrisi di 400 milioni annui.

 

Altri nodi cruciali per il mondo del vino che affronta l’emergenza sanitaria. Le proposte fatte a marzo hanno prodotto una prima ed importante discussione sia sul piano nazionale che in Europa, visto che molte problematiche sono analoghe, forse in Italia abbiamo l’aggravante burocratica che appesantisce le aziende nella loro attività gestionale e di programmazione. Intanto la proroga della autorizzazione per nuovi impianti e reimpianti, vendemmia verde è oggetto di prossimi decreti che il ministero sta approntando anche alla luce delle richiesta definite dalle organizzazioni di settore presentate a Roma e Bruxelles. Dopo il decreto di fine marzo, l’Agea ha modificato la data di scadenza spostata al 30 maggio 2020. Di seguito le domande ammesse finiranno nel Sian entro il 15 giugno. Un nuovo decreto è prossimo e riguarda nuovi impianti, reimpianti ed obbligo di estirpo, e sulla base di un disposizione Ue, le imprese che rinunciano agli investimenti programmati non avranno alcuna penale. Rimangono ancora in attesa le misure per gli investimenti collegati del Pns, progetti approvati che potranno subire modifiche, come diventare da annuali a biennali o biennali diventare triennali.

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