Avevamo tutti bisogno di ritrovare il calore di vivere e condividere vini e cibo. Ma è stato molto di più il Merano WineFestival 2021, una strada lunga 30 anni che ha attraversato il mondo del vino, raccontato territori e vignaioli, visto, vissuto e interpretato la sua trasformazione ed rilancio sul piano nazionale ed internazionale.
Questa edizione ci lascia qualcosa di molto speciale perché il covid e le possibili restrizioni, è sempre stata una ombra minacciosa fino agli ultimi giorni prima che il WineFestival iniziasse. Abbiamo resistito e realizzato un piccolo miracolo lavorando duramente con l’impegno e di sempre. Campania Felix a Merano quest’anno è stata una piccola meraviglia dove lavoro, cucina, cultura e divertimento si sono intrecciati all’insegna dell’amicizia, dove non ci sono podi da scalare tantomeno classifiche per fenomeni. Campania Felix in breve è stata: 35 aziende 19 di vino e 16 di food e distillati, selezionate con bando regionale; 11 aziende selezionate dall’Irpinia; 18 aziende selezionate da Wine Hunter; 18 etichette nella The WineHunter Area; 5 consorzi di Tutela Vini Salernum Vites, Vini d’Irpinia, Vini del Vesuvio, Vitica e Sannio. Ad accompagnare questi numeri particolarmente importanti per le imprese che hanno una grande carica di riprendere a viaggiare per far conoscere i prodotti, una maratona gastronomica di 4 giornate intense. La cucina, chef, cuochi e pizzaioli hanno arricchito la proposta dei sapori e del gusto dei territori, una sollecitazione per le aziende. 22 show cooking per circa 1.100/1.200 piatti realizzati e fatti degustare ai visitatori dello Spazio Campania Felix. Interpretazioni gastronomiche con Francesco Sodano, Faro di Capo d’Orso, Antonio Tubelli, storico cuoco e cultore della cucina napoletana, Lino Scarallo Palazzo Petrucci, Umberto de Martino Florian Maison di Bergamo, Daniele Luongo Locanda della Luna, Franco Pepe Pepe in Grani, e Gino Sorbillo. In particolare, quest’anno nel programma una piccola ma straordinaria lezione di Mixology, con Vincenzo Pagliara, Laboratorio Folkloristico, e i suoi ricercatissimi cocktail legati al territorio, dove ricerca e creatività sono segnati da un profondo carattere innovativo. Infine, l’enorme lavoro condiviso con l’istituto Alberghiero di Vairano Scalo, 35 studenti con professori e la dirigente Filomena Rossi, ma anche una esperienza di formazione per degli studenti che hanno messo impegno e attenzione per lavorare al fianco degli chef e di tutti noi. Collaudato, efficace ed efficiente Casa Sannio, sul Corso della Libertà, uno spazio che il Consorzio dei Vini Sanniodop, gestisce con puntualità offrendo ai tanti visitatori spunti interessanti su un territorio che cresce sempre più in qualità e Merano li premia offrendo uno spazio centrale nell’articolazione della manifestazione. In questa edizione porterò con me la sfida che, con Helmuth Koecher, abbiamo giocato nelle condizioni date; porterò con me il calore e la condivisione con cui abbiamo animato 4 giornate intense, tenendo un ritmo serrato per realizzare tutti gli aspetti previsti e aggiungendone altri in progress. Ai molti piatti raccontati e preparati, con il gruppo Ais Campania guidati da Tommaso Luongo e Franco De Luca, sono stati selezionati e presentati i vini in abbinamento coinvolgendo le stesse imprese, in questo interessante la collaborazione con Agnes Futa. Una nota finale è per le tante “giovani produttrici” e anche ai tanti premi riconosciuti alle eccellenze della Campania dal Merano WineFestival alle straordinarie novità che hanno celebrato la Gourmet Arena. Si, questa edizione, sarà significativa per le tante giovani aziende che hanno portato prodotti unici, penso solo ai “salumi di mare”, scoperti nel 2019 quando erano in fase sperimentale il “Gin” che ritorna alle sue origini della Scuola Medica Salernitana, la mozzarella ripiena di olio extravergine di oliva, lo zafferano del Vesuvio e, come sempre dal Vesuvio, i pomodorini del piennolo dop, la crema di nocciole di Giffoni, salumi del nero casertano. E abbiamo raccontato dell’impegno per la solidarietà durante il lockdown, quella sul campo di Franco Pepe e Umberto de Martino che hanno cucinato offrendo un pasto caldo per malati e volontari della Croce Rossa. E di solidarietà parlava anche l’angolo delle Sete di San Leucio curato in collaborazione con la Camera di Commercio di Caserta e la rete di imprese, dove abbiamo presentato tessuti e kimono, realizzate da una cooperativa di giovani donne che hanno subito violenza. Ogni anno si aggiunge un nuovo tassello, una nuova testimonianza di qualità per crescere e far crescere Campania Felix.