Dal Vinitaly alla Cina via web! Cento milioni di bottiglie di vino italiano in un giorno con Alibaba, il sito di e-commerce di Jack Ma. Il tmail 9.9 Global Wine & Spirits Festival, una giornata lancio per il vino e distillati vari italiani, hanno fatto il botto con uno straordinario potenziale di circa la metà degli acquirenti sono nuovi clienti. Forse proprio affascinati dal made in italy che arriva direttamente nelle case cinesi. La prossima giornata lancio per il vino italiano è in programma per il prossimo 11 novembre.
In Cina si sa, le dimensioni sono enormi e può ben svuotare molte cantine rimaste ancora piene. Al Vinitaly l’incontro tra Matteo Renzi, Jack Ma e il Ministro Maurizio Martina, per lanciare una collaborazione commerciale per affrontare l’immenso mercato di vino cinese. In pochissimo tempo da due etichette a 500 etichette presentate, per aprire un mercato di incalcolabile valore commerciale per le aziende di vino italiano.
“Con Alibaba abbiamo già sottoscritto un accordo per la tutela del Made in Italy agroalimentare, vogliamo ora lavorare insieme per la promozione», aveva commentato il presidente del consiglio Renzi al Vinitay.
E puntualissimo il patron del colosso mondiale dell’e-commerce annunciava: «Partirà il 9 settembre alle ore 9 – ha svelato Ma –. Perché per noi il 9 è il numero del vino, dunque 9-9-9 suona come wine-wine-wine. E credo che riusciremo ad accorciare le distanze tra lo spazio di mercato del vino francese in Cina, che è al 55%, contro il 6% della quota italiana».
«Il futuro di Alibaba e dell’Italia sono intimamente connessi – ha aggiunto Renzi –. Il digitale può trasformare radicalmente la nostra economia. I francesi hanno saputo raccontare una storia, un paese, una strategia comune: dobbiamo farlo anche noi. Con Alibaba abbiamo la gigantesca opportunità di raccontare che l’Italia è il Paese con il maggior dividendo possibile dalla globalizzazione».
L’imprenditore cinese, che ha lanciato la piattaforma commerciale 17 anni fa, ama profondamente l’Italia e i suoi prodotti. «Vogliamo portare l’export italiano di vino dal 6% fino al 66%, se ce la facciamo – ha specificato Ma –. Voglio essere l’ambasciatore dei prodotti italiani in Cina, Alibaba deve essere la porta di ingresso dei prodotti italiani in Cina e faremo in modo di proteggere anche i vostri diritti su proprietà intellettuale». Le potenzialità sono enormi, perché la Cina già oggi può contare su una classe media di oltre 300 milioni di persone».