Il Sannio di…vino, che riflette sul suo futuro.

Il Sannio di…vino ed un paesaggio agrario che presenta le sue vigne distese come un mantello, ne ricoprono una vastissima superficie, la più grande superficie vitata di tutta la Campania. A Benevento troviamo 11.157 ha di vite pari al 63,9 per cento della superficie regionale, una vera potenza in marcia verso quello sviluppo del territorio e delle imprese tanto auspicato. Falanghina e Aglianico i due vitigni che segnano le antiche radici viticole del sannio e su cui il Consorzio di Tutela con Libero Rillo presidente e Nicola Matarazzo, direttore, stanno tracciando negli ultimi anni un importante programma di valorizzazione e promozione per le aziende e per il territorio. Un lavoro non facile in una terra dove di consorzi ne nascono a frotte e tutti animati di tanta buona volontà ma senza alcuna strategia e funzione concreta. Nel Sannio invece stanno superando le spigolose spinte di protagonismi. operando gradualmente con un programma ed un gruppo di imprese che sta comprendendo quanto sia difficile affrontare da soli mercati e competizione nazionale ed internazionale. Nei giorni scorsi un breve viaggio con Helmut Koecher del Merano Wine Festival a Benevento per incontrare Libero e Nicola, in occasione di una manifestazione nella capitale sannita e per confrontarci insieme a Nicola Di Iorio, Pasquale Carlo e Paolo Trimani, con un bel gruppo di aziende per raccogliere esperienze e valutazioni professionali ed imprenditoriali comuni. E come spesso capita, si scoprono realtà e siti di pregio come Masseria Roseto, una perla di elegante accoglienza ed ospitalità. Una tappa intensa e serrata di appuntamenti, come sempre ci capita con Helmut insieme ad un nuovo amico altoatesiono Mario, iniziata a Napoli partendo subito con il piglio giusto…anzi con il sapore giusto de La Masardona e poi via verso il Sannio. A cena da Nunzia, trattoria della tradizione sannita a denominazione di qualità e convivialità, con Libero e Nicola per chiacchierare sul mondo del vino e della cucina locale. E il mattino dopo un incontro speciale da non poter rinunciare, una breve visita a Quintodecimo per incontrare il nostro caro amico e maestro (professore per essere chiari) Luigi Moio. Da Luigi basta un ora per portare a casa emozioni e nozioni dedicate al vino, incantati come mai per le cose che ci ha raccontato. Poi si capirà perchè!

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