La 53a edizione del Vinitaly vira decisamente verso il mercato asiatico. Una scelta strategica “monetaria” che tende ad allargare l’orizzonte commerciale oltre quello consolidato degli Stati Uniti, Germania, Svizzera, Canada.
La fiera di Verona nella sua dimensione internazionale a tinte di giallo, con centinaia di operatori cinesi, coreani, giapponesi se ne sono visti in tantissimi tra gli stand nelle degustazioni e nelle diverse conferenze, conferma la sua forza commerciale come occasione straordinaria per le migliaia di imprese grandi e piccole. La Campania, una scialuppa pirata sballottata tra le onde del suo solito tran tran, ha mostrato le sue importanti potenzialità fatte dai vitigni autoctoni, molto amati dai consumatori e dai vini bianchi una vera forza dei diversi territori. Una crescita testimoniata anche dai numerosi i premi assegnati ai vini presenti nelle varie competizioni che annualmente vengono stilate nel grande circo veronese. E, appunto, sia per i vitigni autoctoni e per la prestigiosa storia vitivinicola, Caserta ha mostrato una importante evoluzione dei suoi vini sempre più legati al proprio territorio dove vigna e cantina trovano un filo conduttore molto coerente. “Se c’è qualcosa di nuovo nel panorama campano è proprio la viticoltura di Caserta – commenta Monica Coluccia che ha guidato un seminario degustazione ma che da anni conosce vitigni e vini casertani-, indipendentemente dalla specificità storica, quello che posso sottolineare che è una vitivinicoltura moderna che ben interpreta i vitigni esclusivi che possiedono. Un risultato importante di una esperienza, delle azienda e delle persone, che è cresciuta molto”. Con Guido Invernizzi due importanti appuntamenti che hanno confermato un percorso di crescita delle aziende e della qualità, soprattutto all’insegna della tipicità e dell’innovazione come le fantastiche bollicine di asprinio d’Aversa, anche nella sua versione di vino fermo e della vinificazione in anfora. Un vero successo. Un focus partecipato ed importante si è svolto sabato con Hemuth Koecher e Guido Invernizzi, Tommaso De Simone e Denis Pantini di Nomisma, per approfondire dati e prospettive del vino analizzando le tendenze dei consumatori e dei nuovi mercati. A noi si sono aggiunti il presidente di Unioncamere Andrea Prete ed il Governatore Vincenzo De Luca. Una edizione del Vinitaly dove Camera di Commercio di Caserta, imprese e Consorzio Vitica, considerate le tante novità che ne hanno caratterizzato la presenza in fiera e nel fuori salone, possono ulteriormente rilanciare il comparto e le sue ricadute sul territorio. La strada è giusta, molte le cose da fare.