Tendenze molto incoraggianti per il mondo del vino che cresce sui mercati nazionali ed internazionali. Il mercato di riferimento è sempre quello occidentale con Stati Uniti, Germania, Giappone, Cina, Gran Bretagna, Canada, Svizzera e Russia. Mentre per i nuovi mercati in forte crescita l’export verso Corea del Sud + 122 per cento; India + 59,6; Romani 58,3; Taiwan 47,3, Polonia 28,8. Nomisma ci regala una fotografia che indica il superamento della difficile situazione legata alla pandemia, uno scatto in avanti che segnala anche quanto sia cambiato il commercio del vino e anche del cibo con nuove e numerose piattaforme e-commerce che hanno conquistato peso e spazio in pochi mesi con un + 19 per cento. Così come la grande distribuzione Cash&Carry, di cui bisogna sempre guardarsi bene dai tentacoli commerciali, ha registrato una crescita delle vendita con + 20 per cento. Senza il covid il processo sarebbe durato anni, invece, il cambiamento è avviato ed è ancora in corsa. Ricordo l’edizione del Vinitaly di qualche anno fa con l’arrivo di Jack Ma di Alibaba venerato con un dio che potesse vendere tutto il vino italiano in un giorno. Mangiar bene ma anche bere bene e consapevole. I dati elaborati per noi da Denis Pantini, ci indicano che i vini Dop sono stati esportati per 4.366 mln di euro, così come grande attenzione dei consumatori verso i vini biologici, sostenibili (termine utilizzato da nomisma) con il 27 per cento, mentre il 22 per cento si orienta verso gli autoctoni e 16 per cento sceglie in base alle realtà territoriali o regionali, infine il 14 per cento cercano vini leggeri, no alcol e solo il 5 per cento cerca il vino rosato. Tendenza e voglia di ripresa, con uno slancio verso i grandi e piccoli appuntamenti legati a promozione e mercato, in attesa che anche la Fiera di Verona possa offrire qualcosa di nuovo aprendo le porte alla tecnologia gestionale di una grande fiera. Purtroppo l’ente fiera di Verona nonostante il supporto delle Istituzioni nazionali, delle regioni, delle camere di commercio e altri enti territoriali, rimane fermamente ancorato al secolo scorso nell’offerta di servizi, assistenza e supporto alle aziende e alle decine di migliaia di operatori internazionali che anche quest’anno hanno garantito la loro presenza.